Taglio i baffi o li tengo? Attenzione a non sbagliare

In un mondo che fa dell’immagine il proprio punto di riferimento, il look diventa importantissimo. Come ci si veste ma come ci si pettina o come ci si trucca sono parti indispensabili di un meccanismo di comunicazione in cui tutto conta.

In questo discorso entrano a pieno titolo barba e baffi per gli uomini. Sono sempre di più i giovani che scelgono di non radersi. O meglio di accompagnare la crescita di barba e baffi con sapienti tocchi di rasoio e forbici per renderli confacenti all’immagine che ognuno nutre di sé. È una sfida difficile ma divertente perché testimonia l’evoluzione nello stile degli uomini che non amano più essere degli sciattoni casual ma preferiscono mostrare nel look la loro personalità. Evoluzione positiva, dunque, ma anche impegnativa. Rende evidente una trasformazione di ruolo ma non è che parta dal nulla. Non è vero che l’uomo scopra solo adesso di essere attento al proprio bell’apparire, si accorga di diventare un po’ civettuolo. Lo è sempre stato. Con la brillantina Linetti sui capelli o con mustacci lunghi e curatissimi, ha provato a caratterizzarsi per piacere di più, prima di tutto a se stesso, poi agli altri. Ora siamo di fronte a nuovo cambio di paradigma perché, se i capelli curati e il viso sbarbato, sono andati per tanto tempo per la maggiore, adesso si preferisce mostrare i segni della propria virilità in modo più accentuato. È un modo per dire a tutti: «Ehi, guardate: sono un uomo!». La lettura potrebbe essere calzante in questo periodo di generazione fluida. Un modo per marcare il proprio sesso di fronte alla società, non per far spiccare i difetti dell’omofobia, ma per convincere gli altri (e forse anche se stessi) sulla propria chiara identità. Interpretazione psicologica e sociologica, dunque, rispetto a un look che può avere, però, solo radici estetiche.

Al bando, dunque le spiegazioni profonde, barba e baffi in questo periodo piacciono di più rispetto al viso lindo e pulito. Dunque si segue una moda che permette di accettare meglio il proprio aspetto fisico e di essere più accettati dagli altri.

Che piacciano o non piacciano, comunque, i baffi sono il motivo ispiratore di un libro di Emmanuel Carrère che forse non tutti conoscono (non è tra i più venduti) ma che inquieta alla lettura. Parla di un uomo che si taglia i baffi ma che tutti quelli che lo conoscono, a cominciare dalla moglie, gli fanno notare che mai li ha avuti prima. Risultato: il protagonista va fuori di testa perché, quello che all’inizio può sembrare solo uno scherzo, in un crescendo di nervosismo e tensione, finisce nel peggiore dei modi. Dimostra come il look possa segnare la nostra vita. Nel bene e nel male. Un paio di baffi e una barba da hipster possono fare la differenza. Pensiamoci un attimo, senza (per favore) cadere nella trappola di Carrère.