Un gelato al pistacchio tra Gattuso e Maradona
A voi la scelta: preferite i gusti cremosi o quelli di frutta? Mentre decidete sappiate che tutto ciò che direte servirà per capire il vostro carattere e le vostre inclinazioni. Spaventati davanti alla possibilità di prendervi un bel gelato rinfrescante? Forse, ma non è il caso di farsi travolgere dal panico per la lettura psicologica delle vostre preferenze. Potrebbe essere una semplice questione di palato.
A chi pace il pistacchio, magari, piace meno il limone. Chi preferisce la nocciola, non va matto per la fragola. Sul piatto della bilancia, poi, vanno messe le condizioni climatiche e atmosferiche. Con il caldo asfissiante meglio propendere per gusti freschi. Se l’atmosfera non è delle più afose (come questa strana primavera) l’attenzione è per quelle creme che trasformano il gelato in un dolce, quasi un semifreddo da assaporare come se fosse un pasticcino.
Resta l’eterno dilemma quando si arriva davanti al bancone del gelataio: più appagante lasciarsi prendere dal bacio o dal pino pinguino, oppure concedersi una carezza al palato dalla pesca e dal melone? Chi se ne intende consiglia di non fossilizzarsi mai su un gusto preciso per esplorare le novità, per scoprire le tendenze più alla moda. Si presentano, a volte, anche con i colori più sgargianti e più attraenti tipo l’azzurro del puffo. Ti catturano ma non sempre ne esci soddisfatto. Ecco, allora, che viene fuori il tradizionalista che c’è in te.
Per quanto riguarda il gelato, per esempio, basta osservare i clienti che si rivolgono al bancone: ogni due o tre ce n’è uno che chiede il pistacchio. Esagerato? Mettetevi lì e contare. Perché la gente preferisce questo frutto che, spesso e volentieri, viene fatto risalire a una città siciliana, quella di Bronte, che se dovesse essere davvero responsabile della produzione del pistacchio delle gelaterie di (quasi) tutta Italia dovrebbe essere invasa da queste piante? Semplice perché riesce a coniugare in un solo gusto il dolce e il salato. È una crema con un sapore unico che batte tutti. Nelle preferenze degli italiani riesce a mettersi dietro il cioccolato e la nocciola, altre scelte gettonatissime ma forse fin troppo convenzionali.
Il pistacchio ha una sua personalità, esce dalle convenzioni, si mantiene classico pur se unico. Insomma, è un prodigio perché sa coniugare quello che anche noi vorremmo fare tutti i giorni, cioè l’eccezionalità nella normalità. Per questo scegliamo il pistacchio quando mangiamo il gelato, perché (scendendo in campo calcistico) vorremmo essere Maradona e Gattuso al tempo stesso. Spesso, però, non riusciamo ad essere nessuno dei due. E allora ci consoliamo con un gelato. Al pistacchio, naturalmente.