Sul bacio ci ha fatto i soldi una nota azienda produttrice di dolci. Ma non è dei dati economici che si deve parlare quando in gioco ci sono i sentimenti. E non solo. C’entra la chimica e le reazioni che si scatenano nel nostro corpo quando uniamo le nostre labbra a quelle della persona che amiamo, provando un senso di piacere. Noi che siamo romantici non avevamo pensato a tutti quei processi che genera un bacio ma ora che ce l’hanno spiegato capiamo qualcosa di più sul nostro corpo e sui nostri sentimenti. Sì, perché non esiste chimica se non c’è la nostra volontà. E quella è difficile da spiegare in termini solo fisico-meccanicistici. Ecco perché il bacio ci piace a prescindere da tutte le teorie che stanno intorno. È un modo per dire in modo molto diretto: «Tu mi piaci». È la chiave di volta per far nascere qualcosa di cui sentiamo un irrefrenabile e altruistico bisogno.

Per capire cosa vorrei dire è più semplice leggere una pagina famosa del Simposio di Platone. Chi se non l’immenso filosofo greco può darci la corretta lettura della realtà, parlando dell’amore. Noi prendiamo le sue parole e le riferiamo al bacio, convinti che non ci sbagliamo. Ascoltiamolo: «Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione».

Il testo risale all’incirca a 2.500 anni fa ma quanta attualità c’è in queste parole. Zeus appare come un dio dispettoso ma, a parte questo difetto tipico della cultura del periodo condizionato dall’antropomorfismo, il quadro ipotizzato da Platone è tutt’altro che campato per aria. Sentite come descrive le parole di Zeus in un passaggio successivo del Simposio: «Io credo che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande.

Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri». Non siamo arrivati fino a quel punto. Ma ogni volta, con un bacio, proviamo a unire l’eterno diviso. È il segreto dell’amore. Non basta la chimica, deve battere il cuore. Così, senza accorgerci, ci avvicineremo a Zeus. Anche se lui è invidioso.