Senza alcuna pretesa di completezza, di oggettività o di serietà e declinando ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni derivanti da scelte che sono e saranno sempre ed esclusivamente a carico del lettore, mi accingo a stilare quell’elenco essenziale e utilissimo che ognuno di noi, sin dall’età della ragione, ha sognato di poter avere tra le mani. Una cosuccia, ma utilissima per affrontare le evenienze della vita, i rovesci della sorte, le incognite quotidiane, gli amletici dubbi che ci attanagliano. Specie sul far della sera ma anche appena svegli, magari dopo una notte tribolata. Non è un catalogo dei sogni o un elenco di consigli appropriati ad ogni evenienza, neppure una enciclopedia gonfia di attualità scientifiche o storiche. Non un prontuario ad uso di chi ama viaggiare, fosse anche solo nel perimetro della sua stanza, o esplorare le incognite dell’universo. Tantomeno un dizionario ragionato della sapienza o una elencazione pedissequa degli infiniti maestri. Non si tratta neppure di un manualetto per trarsi d’impaccio di fronte alle complicazioni che scienza e tecnica hanno apportato alla nostra esistenza, peraltro con il dichiarato scopo di renderla più rilassante e meno faticosa. E non siamo nemmeno in presenza di un dotto abbecedario di suggerimenti spirituali o religiosi. Così come è da escludersi nella maniera più assoluta che, tra le righe, si possano celare frasi di circostanza o aforismi buoni a risollevare la giornata più grigia o a rimettere in carreggiata dopo una delusione d’amore. Non un bigino di nozioni indispensabili per affrontare gli esami, che mai hanno fine, e non un prontuario per fini dicitori, per polemisti accesi, per politici disillusi e innovativi. Non una carta di servizi cui abbeverarsi e nemmeno un prezioso documento identitario, con tanto di postille e note a piè di pagina. Sicuramente escludo che si possa definire un baedeker per aggirarsi in tutta tranquillità tra le nostre confuse strade e nelle ahimè troppo uguali e senz’anima città. Cari signori qui siamo dinnanzi all’opera più esaustiva, stante la sua incredibile brevità e compattezza, mai realizzata nella storia della cultura e oso dire della civiltà umana. Non un compendio, non una sfilata di fatti, misfatti e neppure di date e dati, non una colata di saperi spiattellati. Non ci sono ricette, o ingredienti o dosaggi, manco motti dei saggi. Tempi di cottura, rimedi lapalissiani, giochi di mani, invenzioni sottili o fraseggi gentili ad uso innamorati. No, no, no. Cose da sapere è un’opera, mi sia consentito dirlo, davvero geniale. Indispensabile e attuale. Fattuale, documentale, testuale e via, l’affermo senza un filo di ambascia, multimediale e ipertestuale. E dopo tanta attesa, finalmente è arrivato sui nostri banchi, sulle scrivanie, sul comodino, sul divano o dove più vi aggrada. Eccolo lì, pronto alla compagnia, al sostegno, ad aiutar l’impegno di giorni svagati, talvolta angosciati. Giunto è il momento, l’attimo fatale, il minuto cruciale. Le cose da sapere? Meglio se me le dici tu. Che di certo ne sai molto di più
Il PENSIERO DEL DIRETTORE
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