Un viaggio in treno dove scorre una cartolina dietro l’altra. Prima passando accanto alle cime alpine, poi transitando a picco sulla Valle del Rodano e insinuarsi ancora fra i monti e la dolce vallata di Kandersteg, per sbucare lungo uno dei paesaggi più belli al mondo, l’Oberland Bernese e giungere al Lago di Thun e, attraverso dolci colline, nella capitale svizzera. È questo il percorso compiuto ogni giorno dal Trenino verde delle Alpi, che parte ogni due ore da Domodossola percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Il trenino, la cui ferrovia risale al 1913 e fu costruita per lo più da manovali italiani, si inerpica soprattutto in montagna offrendo visioni panoramiche attraverso le sue ampie finestre e arrivando a Berna in poco meno di due ore, con fermate a Briga, Kandersteg, Spiez e Thun. Il tutto con una quota di energia idroelettrica superiore al 95% nel mix della corrente ferroviaria, in modo tale che il Trenino è Verde in tutti i sensi, perché usa quasi integralmente dell’energia sostenibile e generata dalle Alpi di cui è un gradito ospite. In questo periodo le ferrovie (info bls.ch) stanno promuovendo un biglietto speciale giornaliero a 59 euro complessivi, che comprende anche il viaggio sul battello sul Lago di Thun ma, chiaramente, la zona merita anche una visita di due giorni o più, soprattutto in questa stagione, quando si possono vivere ancora delle giornate miti dove, fra i pascoli con le mucche e le caprette, il “verde” tipico del paesaggio elvetico si tinge dei colori dell’autunno. © riproduzione riservata
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