Vuoi vivere meglio? Ordine, pulizia e spirito di squadra

Ordine e pulizia: sono queste le caratteristiche che permettono a una persona di essere rispettosa di se stessa e degli altri.
Quando fai quest’affermazione ti accusano subito di essere o un maresciallo o un non meglio identificato fascistoide che tarpa le ali alla creatività e frena ogni desiderio di libertà, succube di una visione del mondo basata sui formalismi e sull’esteriorità. Coloro che criticano, però, non si rendono conto di una cosa: sono loro a essere fascistoidi perché, dando libertà sfrenata a tutto e a tutti, non rispettano nessuno. E se non la pensi come loro, ti dicono che stai sbagliando. Provate a ragionare su questi concetti e vi renderete conto, invece, di come l’insegnamento che arriva dai monaci buddisti così come dai benedettini, sia il principio fondamentale per permettere una pacifica convivenza civile.
Dall’oriente ci arriva il messaggio che nobilita ogni nostra azione. Pure le pulizie di casa della domenica sono educative. Non sono solo loro a dircelo. Anche chi gestisce le comunità di recupero di persone con dipendenze partono dai piccoli impegni quotidiani per ritrovare autostima e per avviare il riscatto sociale. Il percorso è fatto di successi ma anche di cadute. Invariato, però, deve essere l’obiettivo: essere in ordine e puliti, vivere in ambienti ordinati e puliti ci aiuta a essere più sereni con la mente e a rispettare tutti coloro che devono condividere quei luoghi con noi.
Queste parole hanno un peso determinante in famiglia: chi non rispetta le regole di ordine e di disciplina che vigono dentro la sua piccola comunità trasgredisce il principio base del rispetto e finirà per pagarne le conseguenze. Non venendo rispettato. Eppure non sempre ci accorgiamo delle scorrettezze che combiniamo e di quanto siamo spesso portati a considerare solo il nostro punto di vista. Nulla di più sbagliato.
Accoppiato a ordine e pulizia vige, poi, un altro principio nei monasteri buddisti ed è lo spirito di squadra. Fondamentale è la distribuzione dei compiti in modo da darsi il cambio sui vari servizi così che tutti sappiano fare tutto nel migliore dei modi e si rendano conto, ogni volta, di quanto sia importante il valore del lavoro degli altri. Sarebbe bello se questi principi emigrassero dai monasteri e arrivassero nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie (come si diceva) ma pure nei posti di lavoro e nella gestione della cosa pubblica. Ordine e pulizia non sono solo delle parole fisiche, che comportano una serie di azioni pratiche, ma pure dei concetti importanti affinché la nostra vita sia migliore. Come diceva qu