Se i ragazzi, ma anche gli anziani, scoprissero, o ricordassero, che nella vita ci sono lussi impagabili potremmo imboccare strade rivoluzionarie. Intendo impagabili nel senso letterale del termine. Non c’è moneta, metallo o pietra preziosa che li possa acquistare o con cui barattarli. Il pensiero qui si svela subito, e senza girarci intorno ecco snocciolate quelle che ritengo azioni e situazioni che ci permettono di sfuggire alle ganasce della più triste quotidianità e alla palude maleodorante del cosiddetto “saper stare al mondo”. 1) L’alzata di spalle: esercizio fondamentale e solo apparentemente semplice. Perché può essere frainteso e passare per segno di resa svogliata o di Lussi impagabili (per giovani e non)menefreghismo. L’alzata di spalle “elegante” è solamente quella interiore. Ti trovi di fronte ad una sconfitta onorevole dopo aver fatto tutto il possibile? Alza le spalle e prendi fiato. Ti deludono e ti sbattono la porta in faccia nonostante il tuo impegno? Ripeti il movimento e riparti in direzione opposta.
2) L’onestà. Così complesso, questo esercizio, che richiede pratica quotidiana e costanza certosina, dato che le tentazioni, anche minimali, sono in agguato. Tuttavia, se ci si abitua a ritenere assolutamente alieno da noi quello che non si guadagna con fatica, quello che si sottrae ad altri (singoli o comunità) e anche ciò che intellettualmente non è farina del nostro sacco, si finisce per non rinunciare più al suo dolce sapore.
3) Il sorriso. In un mondo di ghigni feroci, di duri da strapazzo, di parodie dell’uomo forte e deciso, chi sa ancora sorridere ha un’arma micidiale. Senza dimenticare quanto è elegante sorridere anche prima di tirare una stoccata a chi decisamente la merita. Non c’è bisogno di abbaiare sempre e comunque.
4) Il silenzio. Questo è un lusso davvero ricercato. Troppi oggi parlano a mitraglia. Pensare e ragionare prima di fiatare è una vecchia e sana abitudine, consigliata, curiosamente, anche da numerosi saggi del passato. E poi tacere, anche se si avrebbe subito qualcosa da dire, non è altro che procrastinare con nonchalance il botto finale.
5) Tre gioiellini. Una volta qualcuno, per quanti sforzi faccia non ricordo chi, disse questa frase che traduco dal francese: “In fondo, nella vita, bastano tre cose, saper dire buongiorno, buonasera e andarsene quando è il momento”. Il lusso della saggezza unita alla semplicità.
6) Marciare. Detto così è semplice. Ma vuol dire sapersi muovere, non restare ad attendere che altri decidano per te. Affrontare l’ignoto. Sulle proprie gambe, sapendo soffrire.
7) La solitudine. Il lusso più struggente e sublime, quello a cui ci si deve accostare con reverenza ogni volta che non vogliamo cadere nella trappola del “tutti fanno così”, che vogliamo uscire dal branco.
8) L’originalità. Altra chicca per intenditori. Da cercare sempre, anche se non la si raggiungesse mai, è una meta impagabile. E qui, per non cadere nella moda dei decaloghi, il pensiero prende una pausa. E ci ride su. Perché uno dei lussi, forse il più impagabile davvero, è saper ridere. Di sé stessi e del mondo.

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